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I Forconi invadono tutta l’Italia, il cane che vuole bastonare il padrone.

Ne parlano tutti ed in particolare i telegiornali, l’unico problema e che non dicono la verità. Quanti di noi sappiamo perché c’è questo sciopero in tutta Italia detto dei “Forconi”?

In parole povere, proprio perché noi lo siamo (poveri), ecco quello che c’è da sapere.

Tutto inizia con l’aumento della benzina, cosa che non piace a nessuno, ma c’è una categoria a cui non piace proprio, ed è formata da quelle persone che il pieno lo devono fare per lavorare. Tutti facciamo il pieno per andare a lavorare, ma un autotrasportatore, quando aumentano gasolio e pedaggi autostradali, si vede togliere dalla tasca diverse centinaia di euro al mese, e vedendo che i notai protestano, i tassisti protestano, i farmacisti protestano… iniziano a protestare anche loro.

Parte dalla Sicilia la protesta degli autotrasportatori, poi passa in Calabria e pian piano invade tutta l’Italia. Il blocco delle autostrade comporta caos oltremisura, beni e prodotti che non vengono consegnati, traffico bloccato e carburante che scarseggia nei distributori di benzina.

A Napoli qualche camionista ha preso le botte da qualche cittadino esasperato, però non sembrano cambiare idea, lo sciopero nazionale inizia oggi, e dovrebbe durare fino al 27 gennaio. Cosa ne può scaturire da questo sciopero?

Forse qualche ritocco alle tariffe, ma la cosa più importante è il simbolo di un’Italia che insorge dal basso, il cane che bastona il padrone.

About Redazione

Piero Disogra, nasce a Napoli agli inizi degli anni 70, non ha conseguito una laurea in Lettere e Filosofie presso l'Università Federico Secondo e successivamente non ha conseguito una laurea in Scienze Politiche presso l'Università Bocconi di Milano. Al momento non collabora con il New York Times nè con SKY TG24.
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