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Finalmente un inceneritore a Giugliano !!!

taverna del reNon è stato facile, ma finalmente avremo un inceneritore a Giugliano in Campania. Chiaramente è stata necessaria una manovra da veri geni, un percorso difficile ed impegnativo, ma i risultati sono grandiosi e porteranno molta soddisfazione : un nuovo, sfumeggiante, stupendo Inceneritore!!!

In realtà sarebbe meglio non chiamarlo inceneritore, il termine più opportuno sarebbe “termovalorizzatore” anche se questo termine non esiste nel vocabolario, ma lo abbiamo inventato perché è un termine meno preoccupante per la popolazione. Pronunciate “termovalorizzatore” ad alta voce… sentito che bel suono?

Siamo davvero felici, anche se questo progetto ci ha costretto a lavorare in piena estate, dopotutto quale miglior periodo per indire un finto bando di gara preparato a tavolino se non in pieno agosto? Sapete, la gente sta a mare e la televisione ed i giornali sono meno seguiti, ormai è diventato stressante deviare l’opinione pubblica influenzando politicamente i giornalisti, e che barba!

Purtroppo c’è questa maledetta Rete Internet piena di gente che continua a sparlare a vanvera. Pensate che si stanno inventando delle cose assurde. C’è chi dice che ci sia una Legge che impedisce la costruzione di nuovi inceneritori, cose da pazzi. Come se noi poi fossimo così stupidi da far risultare l’impianto, un nuovo impianto, come minimo ci inventeremo un ammodernamento di qualche vecchio impianto ed una sua ricollocazione, figuriamoci.

Fare l’inceneritore è una cosa intelligentissima, anche se la popolazione malata di tumori ed asfissiata dai roghi tossici non è d’accordo. Innanzitutto costa una bazzecola, solo 450 milioni di euro, figuriamoci, dopotutto la Campania è l’unica regione dove è ancora in vigore il CIP6, sapete, quella tassa che i cittadini pagano sulla bolletta della luce e che doveva essere destinata allo sviluppo delle fonti di energia rinnovabili. Menomale che qualcuno è riuscito a far aggiungere alla parola “rinnovabili” anche la parola “ed assimilabili“. E cosa c’è di più assimilabile di un bel incenerit… ehm… termovalorizzatore? E’ scientificamente provato che le diossine prodotte sono tutte perfettamente assimilabili dal corpo umano, dalle coltivazioni e dai bestiami.

Quando finalmente avremo costruito il nostro inceneritore, i cui lavori potrebbero iniziare a settembre, ci potremo finalmente bruciare le eco-balle campane (più balle che eco) ed infilare dentro anche un po’ di rifiuti dei nostri amici laziali che tra qualche mese finiscono lo spazio nella discarica romana di Malagrotta, e se non ce lo fanno fare, ricorreremo all’ennesima emergenza rifiuti, ma secondo voi siamo scemi ad aver fatto arrestare i proprietari del depuratore di Cuma ed aver trasferito la gestione alla Protezione Civile?

Qualche ignorante in Rete si domanda come mai i lavori potrebbero iniziare a settembre se la gara si fa a fine agosto, ma per chi ci ha preso per principianti? Ma da quanto in qua una gara da 450 milioni di euro si fa senza già aver deciso chi la deve vincere?

Quando questo termoinceneritore spaziale entrerà in funzione potremo finalmente iniziare a bruciare e scoprire se in queste ecoballe di Taverna del Re, oltre ai rifiuti tossici, scorie radioattive, amianto, cadaveri di persone curiose e qualche UFO ci sta anche un po’ di vera, sana e pura monnezza.

Anonima Purpetta

About Redazione

Piero Disogra, nasce a Napoli agli inizi degli anni 70, non ha conseguito una laurea in Lettere e Filosofie presso l'Università Federico Secondo e successivamente non ha conseguito una laurea in Scienze Politiche presso l'Università Bocconi di Milano. Al momento non collabora con il New York Times nè con SKY TG24.
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