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Buone notizie per Spock e B’Elanna Torres

Genitori SpockPer anni ci siamo chiesti come avessero fatto vulcaniani e umani a contrarre matrimonio nel 24* secolo: ora lo sappiamo. Tutto ebbe inizio in un oscuro paesino dell’Irpinia dove un eroe misconosciuto, al secolo Charles Sibilia, coltivava il suo sogno. Colpito dalle limitazioni di un istituto giuridico antiquato, il matrimonio appunto, il piccolo Charles pensò bene di allagare gli orizzonti della razza umana proponendo il matrimonio tra razze diverse, purché consenzienti. Per nulla influenzato dalle risate di scherno (e alcune vere e proprie prese per il culo) che la sua proposta aveva suscitato, il giovane Charlie portò la sua idea in parlamento. Qui però la grettezza e la superficialità regnavano sovrane e Charlie dovette attendere addirittura la 24esima legislatura perché la sua intuizione diventasse legge. Nel frattempo però la fama del Nostro era cresciuta a dismisura poiché grazie a lui erano state scoperte e portate alla luce le congiure mondiali del gruppo eversivo Bildeberg, nonché lo scandalo delle scie chimiche e dei chip sottocutanei, cosa che lo avevo proiettato prima alla presidenza della repubblica italiana e in seguito al segretariato generale delle Nazioni Unite. Per questo, quando la sua proposta di legge venne presentata, il parlamento italiano la approvò all’unanimità. Seguirono catastrofi climatiche e una guerra mondiale nucleare, ma quando l’umanità si riprese e dopo il primo contatto alieno (5 aprile 2063) con i vulcaniani, si decise di ripartire proprio dal Corpus Juris Sibiliae, universalmente considerato un lungimirante esempio di tolleranza. Ciò che seguì è ormai storia, una storia che ogni anno si rinnova nel mito, un mito che racconta della vita e delle gesta di un piccolo uomo con grandi idee.

 

Articolo firmato

John Titor

Corrispondente (non ufficiale) per Il Mappino

Da Roma, quadrante Alfa

About Redazione

Piero Disogra, nasce a Napoli agli inizi degli anni 70, non ha conseguito una laurea in Lettere e Filosofie presso l'Università Federico Secondo e successivamente non ha conseguito una laurea in Scienze Politiche presso l'Università Bocconi di Milano. Al momento non collabora con il New York Times nè con SKY TG24.

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