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4 anni senza scrivere un articolo

E nessuno se ne è accorto!

Non sapete (e non dovete sapere) cose succede nella redazione de Il Mappino. Sappiate solo che nessuno ha voglia di fare un ***** e quindi non escono articoli.

La censura della parola “cazzo”

Come avete notato all’inizio di questo articolo abbiamo “dovuto” censurare una parola, sostituendola con degli asterischi. La ragione è semplice: se scrivi “cazzo” su un sito entrano in funzione algoritmi di intelligenza artificiale che fanno in modo di far scomparire il contenuto dai motori di ricerca.

Per tornare a quello che non conoscete della nostra redazione, una delle cose che non sappiamo fare è censurarci. Forse per questo è stato meglio che per 4 anni non abbiamo scritto nessun articolo. Nessuno ne ha sentito la mancanza, ma nessuno ne ha neanche dovuto affrontare le conseguenze legali.

Contenuti generati con l’Intelligenza Artificiale

Proprio quando il più sfaticato di noi aveva avuto l’idea di far scrivere i contenuti all’intelligenza artificiale, è nata una legge che rende obbligatorio il fatto di doverlo dire. Altra cosa che non possiamo permetterci.

L’intelligenza artificiale scriverebbe troppo bene, e pure con tutte le censure del caso. Che cazzo scriverebbe su Il Mappino?

Tranquilli, siamo tornati

Siamo tornati perchè possiamo mantenere la nostra promessa di non scrivere niente di importante, di produrre solo fake news di qualità e di fare satira sempre. Forza Diego. Sempre.

 

About Redazione

Piero Disogra, nasce a Napoli agli inizi degli anni 70, non ha conseguito una laurea in Lettere e Filosofie presso l'Università Federico Secondo e successivamente non ha conseguito una laurea in Scienze Politiche presso l'Università Bocconi di Milano. Al momento non collabora con il New York Times nè con SKY TG24.
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