Quelle persone da cui dipende sempre tutto, quelle persone che avrebbero potuto fare quella cosa in più.
Cosa? Quella che non hanno fatto, ovvio.
Milioni di persone senza lavoro e con tante responsabilità si sento “l’ultima ruota del carro”, perché in realtà si possono sfogare nei modi più disparati : “il governo è ladro”, “l’arbitro è cornuto”, “le femmine sono zoccole”, “la ciorta li perseguita”… ma alla fine il frigorifero vuoto non lo tengono ne al governo, ne gli arbitri e ne le zoccole.
Quando non abbiamo nessuno con cui prendercela cadiamo nello sconforto più totale, perché ci sentiamo proprio come “l’ultima ruota del carro”. E quando qualcuno pure si riesce ad appigliare alla divina promessa in cui “gli ultimi saranno i primi”, nasce il fondato sospetto che la colpa si inizierà a dare a chi ti sta avanti, e non più a chi ti sta indietro.
Ma perchè è brutto sentirti l’ultima ruota del carro?
Perchè quando non hai nessuno attorno a te che sbaglia, e le cose vanno male, inizi a pensare di essere tu quello che sbaglia qualcosa, e la medicina non esiste. Ovvero esiste pure ma serve solo a far arricchire le case farmaceutiche.
Ho visto persone andare avanti ed indietro per la cucina, indossando una vestaglia, ripetere tra i denti la frase “mi verranno a salvare, mi verranno a salvare”.
Disperazione? Sconforto? Nessuna soluzione all’orizzonte?
I saggi dicono: “la soluzione c’è, devo solo trovarla”. A volte i problemi che ci cadono addosso sono colpa di lunghi periodi in cui li abbiamo voluti ignorare, poi sbattiamo con la faccia e ci rendiamo conto che il tempo è poco.
Questi eventi capitano spesso, le scelte sono due, o disperarsi, o imparare la lezione per i prossimi problemi che stiamo ignorando adesso e per cui abbiamo il tempo per trovare una soluzione. Ed i problemi correnti?
Ed io che cazzo ne so, già tengo i miei!