il Mappino

Poesia dedicata a mio cognato

NAPOLI – questo è un abuso personale che faccio sulle pagine di questo famoso quotidiano. Molte volte abbiamo visto persone che per amore comprano intere pagine di giornale per chiedere la mano della propria anima gemella, in questo caso voglio dedicare a mio cognato una poesia tratta da “L’inferno della poesia Napoletana” letta da Aldo Giuffrè. Per questioni di privacy non pubblicherò il nome di mio cognato, ma visto che è un utente di Facebook, pubblico direttamente il link al suo profilo così ve la vede direttamente con loro. 🙂

Allego traduzione in Italiano per i non addetti ai lavori:

Stronzo, attorcigliato come una foglia sul tortano (un taralluccio)! Quale culo ti ha cagato così, meglio di un altro? Un culo di monaca… Il culo di una regina o di un regnante… un culo a focolare della Mberciata? (non so che cos’è). Ascolta: Tu per me sei sempre uno stronzo, ma io faccio tanto di cappello perchè sei una bella merda! E sempre sia lodato quel culo fetente e schifoso che t’ha cagato!

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