Il suo cavallo di battaglia è il divieto in Italia di indossare il burqa da parte delle donne musulmane. Secondo lei è inammissibile pensare che ci sia qualche donna che voglia indossarlo per motivi religiosi, e quando vuole mettere in difficoltà un interlocutore musulmano la sua domanda è sempre quella: “ma lei, ad esempio, è d’accordo all’uso del burqa?“. Tutti hanno paura di rispondere “si” per evitarsi il resto della canzone.
Vorrei tanto che uno dei suoi interlocutori, a questa domanda, rispondesse almeno una volta: “Signora Santanchè, lei è cattolica? E’ arrivata vergine al matrimonio? (il primo dei due), non pensa che sia il caso di indire in Italia una legge che vieti alle donne di arrivare vergini al matrimonio?“